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Dell’Utri condannato in appello a 7 anni per concorso esterno PDF Stampa E-mail
Documenti - I mandanti occulti
Scritto da AMDuemila   
Lunedì 25 Marzo 2013 19:31
dellutri-marcello-webdi AMDuemila - 25 marzo 2013

La Corte d’appello di Palermo ha condannato Marcello Dell’Utri imputato di concorso esterno in associazione mafiosa accogliendo la richiesta del Pg Luigi Patronaggio e confermando la pena di 7 anni. Il verdetto è arrivato poco fa. Il processo contro Marcello Dell’Utri, era iniziato a novembre del 1997 e si era chiuso in primo grado nel dicembre del 2004 dopo 257 udienze dibattimentali con una condanna a 9 anni di reclusione, 2 anni di libertà vigilata e l'interdizione perpetua dai pubblici uffici. Quasi sei anni dopo, nel giugno  del 2010, la Corte d'Appello aveva ridimensionato le tesi accusatorie e ridotto la condanna a 7 anni.

Condanna che la corte di Cassazione aveva successivamente annullato con rinvio portando al processo che si è concluso oggi con la conferma della pena a 7 anni.
“Questa è una sentenza che rende giustizia a un lavoro molto impegnativo svolto, ci riteniamo soddisfatti”, ha commentato il pg Luigi Patronaggio, che oggi in aula aveva ribadito come Marcello Dell'Utri, permettendo a Cosa nostra di 'agganciare' Silvio Berlusconi, "ha permesso alla mafia di rafforzarsi economicamente, di ampliare i suoi interessi, il suo raggio d'azione, di tentare di condizionare scelte politiche governative in relazione al successivo ruolo politico assunto da Berlusconi". "Questa condotta -aveva ribadito Patronaggio- e' stata perpetrata dall'imputato conscientemente, conoscendo e condividendo il metodo mafioso dell'organizzazione, perseguendo il fine personale del rafforzamento della sua posizione all'interno delle varie aziende e iniziative di Silvio Berlusconi". E ancora: "Occorre richiamare, proprio per la complessità di lettura dei rapporti tra Cosa nostra e Silvio Berlusconi, come emerge dalle concordi dichiarazioni dei collaboratori di giustizia sentiti, la condotta dell'imputato e mediò la rinnovata richiesta estorsiva di Salvatore Riina, che facendo pressioni e violenze sull'imprenditore milanese, intendeva 'agganciare' l'allora presidente del Consiglio Bettino Craxi".

“Sostanzialmente - ha ancora commentato Patronaggio - la sentenza di condanna a 7 anni per Dell’Utri è una conferma della sentenza di secondo grado, è stata riconosciuta la responsabilità penale per il periodo che arriva fino al 1992. Dobbiamo leggere le motivazioni, poi le singole condotte che vengono ascritte al condannato”, Al momento non è dato però sapere se la procura generale chiederà l'arresto. Da parte sua Dell'Utri ha commentato: "Speravo in un’altra sentenza, ma sapevo anche che poteva essere una condanna. Ne prendo atto, va avanti il romanzo criminale”.


da: AntimafiaDuemila.com

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