Palermo non mi piaceva, per questo ho imparato ad amarla.
Perché il vero amore consiste nell'amare ciò che non ci piace per poterlo cambiare. Paolo Borsellino
Ci preoccupano fortemente le minacce al PM Di Matteo riportate oggi dalla stampa, che si occupa di trattativa Stato-Mafia nel dibattimento di Palermo.
Da sempre denunciamo la latitanza di Matteo Messina Denaro, il braccio armato della mafia “cosa nostra” che dal 27 Maggio 1993 gira come una mina vagante.
Ogni tanto un grido che pare di vittoria: lo arresteremo presto.
Ma in definitiva il bel tomo di cosa nostra è sempre uccel di bosco.
Il 17 Aprile prossimo l’anniversario in ricordo di Gabriele Chelazzi sarà giusto all’insegna del problema dei latitanti .
Lo abbiamo già fatto, ma non basta mai, quindi ancora una volta ci stringiamo intorno a Nino DI MATTEO come familiari di vittime del criminale Matteo Messina Denaro, per il quale non esiste ancora una forza dello Stato per arrestarlo.
Siamo rimasti colpiti che fra i dieci saggi scelti da Presidente del Repubblica per sollevare le sorti dell’Italia, manchi infatti l’argomento mafia, la priorità in assoluto per il paese Italia, perché tutti gli altri problemi sono la naturale conseguenza del fatto che Matteo Messina Denaro è ancora una minaccia per i Magistrati.
Giovanna Maggiani Chelli
Presidente
Associazione tra i familiari delle vittime della strage di via dei Georgofili