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Palermo, morto il giornalista Rai Giancarlo Licata PDF Stampa E-mail
Video - Reportages
Scritto da Redazione Giornale di Sicilia   
Lunedì 28 Ottobre 2013 23:37
di Redazione Giornale di Sicilia - 27 ottobre 2013

È morto la notte scorsa, a Palermo, il giornalista della Rai Giancarlo Licata. Responsabile del settimanale Mediterraneo e per 18 anni di Rai Med, aveva 60 anni. È deceduto dopo una lunga malattia. Entrato in Rai nel 1986 dopo otto anni era stato nominato capo della redazione Siciliana, incarico che ha lasciato nel 2001 per assumere la responsabilità di Rai Med, il primo canale pubblico occidentale a trasmettere nella lingua nazionale e in quella araba. Per 18 anni è stato il responsabile italiano della coproduzione italo-francese «Mediterraneo», arrivata quest'anno al 22 ciclo. Proprio negli anni più difficili della sua vita ha realizzato il documentario «1367 La tela strappata», andato in onda su Rai3 e Rai Storia a vent'anni dalla strage di via D'Amelio, presentato fuori concorso al Prix Italia di Torino, alla Casa del Cinema Roma, alla Gran Guardia di Verona e in molte piazze siciliane. È stato l'autore di due libri: una pièce teatrale finalista al Premio Riccione e «Una rondine fa primavera» un saggio sugli ultimi trent'anni di Storia politica e criminale di Palermo. Lo scorso anno Licata era stato insignito da Giorgio Napolitano del titolo di Commendatore dell'ordine al merito della Repubblica Italiana.

Redazione Giornale di Sicilia




La tela strappata", il docu-film del giornalista Giancarlo Licata
(prodotto da Novantacento con la collaborazione di Rai Teche)
che ricostruisce le 1.367 ore fra Capaci e Via D'Amelio
(fonte: livesicilia.it)






Giancarlo Licata: 'Era veramente inevitabile la morte di Falcone e Borsellino?'
Antonino Caponnetto: 'In un certo senso si, era necessaria. Questo è quello che dice Salvatore, lo splendido fratello di Paolo. Lui mi dice: 'Si, era necessaria' questo è quello che lui dice, nel senso che, secondo lui, avevano compiuto la loro missione, erano arrivati ad un punto della loro missione in cui soltanto la loro morte poteva determinare una svolta nella vita nazionale. E così è stato, di fatto'.





 

 

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