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Palermo, pm Di Matteo chiede trasferimento alla Dna PDF Stampa E-mail
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Scritto da Giuseppe Pipitone   
Mercoledì 05 Marzo 2014 19:29
Nino Di Matteodi Giuseppe Pipitone - 5 marzo 2014

“È solo una domanda come tante altre che ho fatte nel corso della mia carriera – dice il magistrato al fattoquotidiano.it –. Se dovesse essere accolta non vuol dire che dovrei abbandonare la indagini sulla Trattativa, dato che esiste la possibilità di applicare i magistrati in servizio alla Dna alle inchieste che conducevano in precedenza”
 

Ci sono anche Antonino Di Matteo e Francesco Del Bene tra i sessantotto magistrati che hanno presentato domanda di trasferimento alla Direzione Nazionale Antimafia, dove si sono resi disponibili tre posti da sostituto procuratore.

I due pm palermitani fanno parte del pool che indaga sulla Trattativa tra pezzi dello Stato e Cosa Nostra e rappresentano l’accusa nel processo in corso davanti la corte d’Assise di Palermo. Di Matteo è stato nei mesi scorsi oggetto di una condanna a morte emessa dal boss Totò Riina, e captata dalle cimici della Dia mentre il boss interloquiva con Alberto Lorusso nel carcere milanese di Opera.

“È solo una domanda come tante altre che ho fatte nel corso della mia carriera – dice Di Matteo al fattoquotidiano.it –. Se dovesse essere accolta non vuol dire che dovrei abbandonare la indagini sulla Trattativa, dato che esiste la possibilità di applicare i magistrati in servizio alla Dna alle inchieste che conducevano in precedenza”. In passato i casi di magistrati che dopo il trasferimento in via Giulia hanno continuato a seguire le indagini in corso si sprecano: lo stesso Gabriele Chelazzi continuò ad indagare sulle stragi del 1993 anche dopo il passaggio dalla procura di Firenze alla Dna.

Di Matteo è l’ultimo componente del nucleo storico di pm che segue le indagini sulla Trattativa praticamente dall’inizio: l’inchiesta fu aperta dall’allora procuratore aggiunto Antonio Ingroia, che dopo la candidatura a premier ha appeso al chiodo la toga. In seguito vennero applicati al fascicolo lo stesso Del Bene, Roberto Tartaglia e Vittorio Teresi, in sostituzione di Lia Sava, passata a Caltanissetta come aggiunto, e di Paolo Guido, che adesso sta tentando a sua volta di approdare alla Dna. Tra i magistrati palermitani che hanno fatto domanda per un posto in via Giulia anche il gup Lorenzo Matassa e i pm Gaetano Paci e Laura Vaccaro.

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