.......la bellezza del fresco profumo di libertà che si oppone al puzzo del compromesso morale, della indifferenza, della contiguità e quindi della complicità.
di Redazione Il Quotidiano di Palermo - 17 marzo 2014
“Ritengo che sia importantissimo coinvolgere i ragazzi, perché loro sono il futuro – dice la professoressa Gisella Farina –. Il nostro compito è educare alla legalità e, in questo senso, condurre per mano i nostri bambini e ragazzi, a partire dalle elementari, non solo insegnando il rispetto delle regole, ma combattendo l’omertà e facendo capire loro che chi si volta dall’altra parte diventa complice”.
Un percorso fatto di piccoli passi verso il cambiamento e la presa di coscienza, per diventare cittadini attivi e responsabili.
“Quando, invece, frequentavo io la scuola – prosegue la Farina – non ho mai assistito a una lezione sulla mafia perché non se ne parlava, c’era indifferenza, eravamo convinti che fosse un problema che non ci toccasse e che non spettasse a noi occuparcene. Un compito da far svolgere solo agli addetti ai lavori. Ora invece è cambiato tanto, anche rispetto al fatto che in passato non esistevano associazioni come Addio Pizzo, i cittadini non parlavano e nessuno collaborava”.
Al presidio gli studenti saranno accolti dagli aderenti alla “Scorta Civica” e avranno la possibilità, a piccoli gruppi, di visitare l’interno del Palazzo di Giustizia.