La Corte d’Appello di Milano, che insieme a Ganzer aveva giudicato anche alcuni suoi collaboratori, lo aveva condannato nel 2013 a 4 anni e undici mesi. All’udienza in Cassazione, il generale, che si era congedato nel 2012, era presente in aula. Al termine ha commentato: «E' stato un passo importante per l’accertamento della verità». L'ex comandante dei Ros è stato oggetto di indagine dal 2003 alla data del processo di primo grado, nel 2010, per una serie di operazioni antidroga avvenute tra il 1991 e il 1997. L'accusa era quella di «creare traffico di droga prima al fine di reprimerlo», visti i suoi successi nei sequestri di stupefacenti nell'area del Veneto. Il generale non si è mai visto ritirare la fiducia dalla propria Amministrazione, non è stato sospeso nè trasferito: godeva infatti della piena fiducia sia del centrodestra che del centro sinistra.