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De Magistris, inchieste avocate per bloccare il pm PDF Stampa E-mail
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Scritto da AGI e ANSA   
Mercoledì 03 Dicembre 2008 10:18
DE MAGISTRIS: SALERNO, "INCHIESTE AVOCATE PER BLOCCARE PM"  (AGI)

Catanzaro, 2 dic. - Per quanto attiene all'inchiesta "Why not", secondo la Procura di Salerno essa sarebbe stata avocata a Luigi De Magistris in maniera illegale. Per gli inquirenti, inoltre, sarebbe stata dovuta l'attivita' investigativa nei confronti dell'ex ministro Clemente Mastella, la cui posizione fu in seguito archiviata dal pool subentrato al pm napoletano. I magistrati campani scrivono infatti nel decreto di perquisizione e sequestro la cui esecuzione e' in corso da stamane, come sia "emerso che corretta e doverosa era l'indagine del dott. De Magistris nei confronti dell'allora ministro della Giustizia Clemente Mastella e che l'avocazione del fascicolo ha impedito la prosecuzione della stessa anche nei confronti di Mastella". I magistrati di Salerno scrivono, nel provvedimento destinato agli indagati, di una "patologica attivita' di interferenza in un disegno corruttivo teso a favorire, tra gli altri, Antonio Saladino, Giancarlo Pittelli, ed il ministro della Giustizia Mastella".

Sempre relativamente a Why not, i magistrati considerano illegale la revoca dell'incarico al consulente tecnico d'ufficio Gioacchino Genchi, inizialmente nominato da De Magistris. Rispetto a cio' il concorso in abuso d'ufficio, il favoreggiamento ed il falso ideologico sono contestati all'avvocato generale facente funzioni di procuratore generale Dolcino Favi, all'allora procuratore capo Mariano Lombardi, ed all'aggiunto Salvatore Murone. Riguarda invece la vicenda dei tabulati telefonici acquisiti da De Magistris nell'ambito delle indagini un ulteriore capo d'imputazione contestato dalla Procura di Salerno. Il pool campano, infatti, contesta al procuratore generale di Catanzaro Enzo Iannelli, a Favi, ai sostituti procuratori generali Alfredo Garbati e Domenico De Lorenzo i reati di concorso in abuso d'ufficio, favoreggiamento e falso ideologico, con riferimento alle deleghe conferite al Ros dei carabinieri di Roma per l'analisi dei tabulati, in quanto "si prospettavano falsamente illegittimita' ed illiceita' che sarebbero state commesse dal pm dott. De Magistris, anche con strumentali segnalazioni disciplinari nei confronti di quest'ultimo". Secondo gli inquirenti, invece, "non e' emersa alcuna irregolarita' di De Magistris".



DE MAGISTRIS: PM SALERNO, FERMATO DA AVOCAZIONE INCHIESTE (ANSA) 

CATANZARO, 2 DIC - ''La sottrazione dei procedimenti Poseidone e Why Not a De Magistris e la loro successiva gestione e' servita a fermare il magistrato, danneggiare lui, consulenti tecnici e persone informate sui fatti, ostacolare le inchieste, smembrarle, disintegrarle e favorire taluni indagati''. E' quanto sostengono i magistrati di Salerno nel decreto di perquisizione notificato a magistrati della Procura generale e della Procura della Repubblica di Catanzaro. Per i magistrati salernitani ''corretta e doverosa era l'indagine nei confronti di Mastella e l'avocazione del fascicolo Why not ha impedito la prosecuzione della stessa anche nei confronti di Mastella''. I magistrati parlano poi di una ''patologica attivita' di interferenza in un disegno corruttivo teso a favorire, tra gli altri, Antonio Saladino, Giancarlo Pittelli, e Mastella'' definendo ''illecita'' la richiesta di archiviazione per Mastella. Secondo i pm campani l'iscrizione di Mastella nel registro degli indagati ''fu doverosa in quanto vi erano plurimi elementi indiziari'' e De Magistris ''e' stato oggetto di calunnia'' perche' ''si e' voluto far credere che avesse un conflitto di interesse nei confronti dell'allora ministro che chiedeva il trasferimento del pm che faceva indagini in un procedimento che vedeva coinvolto anche lo stesso Mastella''. Per la Procura e' stata illegale anche la revoca dell'incarico al consulente nominato da De Magistris, Gioacchino Genchi dal momento che ''non e' emersa alcuna irregolarita'''. In merito a Poseidone, i magistrati campani reputano ''illegali'' i ''provvedimenti di stralcio e le richieste di archiviazione'' di alcuni indagati, tra i quali Giancarlo Pittelli, il generale della guardia di finanza Walter Cretella Lombardo, Giuseppe Galati, l'ex presidente della Regione Giuseppe Chiaravalloti, e il segretario dell'Udc Lorenzo Cesa.





DE MAGISTRIS: APERTA PRATICA A CSM (ANSA)

ROMA, 3 DIC (14.28) - Il Csm ha aperto una pratica sulla vicenda dei magistrati di Catanzaro indagati dalla Procura di Salerno per le avocazioni delle inchieste Why not e Poseidone al pm Luigi De Magistris.  Lo ha reso noto il vicepresidente del Csm, Nicola Mancino, spiegando che il fascicolo è stato affidato alla prima commissione di Palazzo dei Marescialli. La pratica riguarda sia le notizie di stampa, ha spiegato Mancino, sia la lamentela avanzata dal procuratore generale di Catanzaro al Csm, Vincenzo Iannelli, sul sequestro compiuto ieri "di un intero fascicolo, relativo all' inchiesta Why not". Un problema quest'ultimo sollevato da Iannelli in un colloquio telefonico ieri mattina con lo stesso vicepresidente del Csm. Dopo questa conversazione la Procura generale di Catanzaro ha inviato a Palazzo dei Marescialli "una documentazione, non ancora completa", ha detto ancora Mancino, spiegando che l'ufficio requirente aveva annunciato l'invio di altre carte "a giustificazione della lamentela del pg" che non sono giunte ancora al Csm. Carte che sono attese dalla Prima commissione per potere cominciare ad esaminare il caso.  Mancino ha anche reso noto di aver chiamato ieri il procurate generale di Salerno per avere notizie sull'accaduto, notizie che il suo interlocutore però non sarebbe stato in grado in quel momento di dargli.

MANCINO: MIO COINVOLGIMENTO? STAREMO A VEDERE, MAI AVUTI RAPPORTI CON SALADINO

"Io non ne so nulla, staremo a vedere". Così il vicepresidente del Csm, Nicola Mancino, ha risposto ai giornalisti che gli chiedevano un commento circa le indiscrezioni di stampa su un nuovo possibile filone di indagine della Procura di Salerno che lo riguarderebbe anche per presunti legami con l'imprenditore Antonio Saladino. "Abbiamo fatto un altro ufficio istruttorio", ha aggiunto Mancino riferendosi ancora alle notizie di stampa.
 
''Con Saladino non ho mai avuto rapporti di alcun genere''. Il vice presidente del Csm Nicola Mancino smentisce l'ipotesi di presunti legami con l'ex presidente della Compagnia delle Opere. Di lui dice, ''lo conosco solo di nome , come e' inevitabile per chi come me anche per le sue attivita', pregresse e recenti, legge i giornali''.
 
SEQUESTRO BLOCCA INCHIESTE WHY NOT E POSEIDONE

Sono bloccate le inchieste Why Not e Poseidone dopo il sequestro degli atti delle due indagini disposto dalla Procura di Salerno. I fascicoli delle due inchieste, sequestrati in originale, sono stati conservati in una stanza al primo piano dove ha sede la Procura generale di Catanzaro ed alcuni carabinieri di Salerno, rimasti nel capoluogo calabrese, stanno provvedendo ad indicizzare tutte le carte.

Con il sequestro degli atti e' praticamente bloccata l'attivita' del pool di magistrati della Procura generale e della Procura ordinaria che avevano praticamente concluso l'inchiesta Why Not su presunti illeciti nell'utilizzo di finanziamenti nazionali e comunitari. I magistrati, infatti, avevano gia' definito le posizioni dei singoli indagati ed erano attese, nei prossimi mesi, le richieste di rinvio a giudizio e di archiviazione. Anche l'inchiesta Poseidone, condotta dal pm Salvatore Curcio, e' allo stato bloccata. Pure in questo caso, secondo quanto trapelato da fonti giudiziarie, il magistrato era sul punto di chiudere l'attivita'.

 

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epolak  - Con il De Magistris e contro i Disonesti giudici   |2008-12-03 19:34:20
Nella speranza che si muovi qualcosa contro questo muro di gomma che è
diventato un'associazione a delinquere ad opera dei distonesti
"magistrati" che nemmeno meritano di essere chiamati così.
Sto
lottando da sola contro un esercito corrotto i quali da 14 anni scrivono delle
menzogne/falsità in atti giudiziari. Ho subito dei Processi-Truffa, sono stata
imbrogliata anche con sentenze emesse a mio favore nelle quali si abusavano
della frase "In nome del Popolo italiano", mentre queste emesse in nome
della Fratellanza, ispirata dal "Grande architetto dell'Universo".
I
delinquenti giudici hanno pure falsificato delle sentenze già passate in
giudicato!!!
Le mie denunce sono state insabbiate o da atti non costituenti
reato o a carico di "Ignoti" nonostante che avessi denunciato
nominativamente questi disonesti.
Per vendetta e ritorsione sono stata ridotta
all'indigenza, accusata di reati assurdi mai commessi (tra i quali pure
spionaggio politico e militare), per non poter trovare lavoro. Sono da sola con
un figlio a carico, ambedue siamo disoccupati, senza un euro di entrate, in
attesa di essere sfrattati da una casa popolare assegnatami nello stato grezzo
con tanta di quella truffa. I giudici non si erano vergognati a dichiararmi
occupante abusiva con tutte le prove a mio favore ma da loro ignorate e
condannarmi ad 80.000 euri di risarcimento a favore del Comune, mentre i
dipendenti comunali avevano pagato 32milioni di lire per gli stessi alloggi
all'epoca. A me i lavori che avevo eseguito erano valutati in lire 40milioni. A
me e solo a me è stato negato il diritto all'acquisto, l'unica avente i
requisiti di stare in un alloggio PEEP.
Il colmo è che non posso avere
nemmeno la social card perché non ho il modello CUD che secondo il Comune ci
vuole per la dichairazione ISE e non posso produrre un contratto di affitto
grazie alla truffa dello stesso Comune.
La mia storia e lunga e complessa, si
parla di 14 anni rubati dalla mia vita. Nessuno venga da me a parlare di
giustizia, ma di una banda di delinquenti qualificati e ben organizzati, ma SI
VERGOGNINO TUTTI!
Sono proprio LORO che avevano ammazzato i Magistrati ONESTI e
non si vergognano ad appendere nella loro stanza la foto dei Magistrati Falcone
e Borsellino!
dott.evapolak@virgilio.it
Federico  - Lo smemorato   |2008-12-04 00:17:46
Nicola Mancino riguardo ad alcune indiscrezioni che lo vedrebbero indagato dalla
procura di Salerno per i suoi rapporti con Saladino risponde: "Non ne so
nulla".

Così come dice di non sapere nulla dell'incontro a Roma del 1
luglio 1992 con Paolo Borsellino, in cui il magistrato si trovò di fronte, a
sorpresa, Bruno Contrada e l'allora Capo della Polizia Parisi. Proprio quel
Contrada che qualche minuto prima il pentito Gaspare Mutolo gli aveva riferito
essere un burattino nelle mani di Cosa Nostra.

Mancino allora era Ministro
della Giustizia.
Oggi è vicepresidente del Csm.

Paolo Borsellino allora venne
fatto esplodere.
Oggi Luigi De Magistris inizia, forse, ad avere giustizia.
harlock   |2008-12-04 10:01:27
Lo spero per De Magistris. Ma ho paura che invece si aprira' una nuova via
Crucis per i magistrati salernitani. E' singolare poi che molti parlino di
"delegittimazione delle istituzioni" a seguito di queste indagini e
nessuno lo abbia fatto per gli atti gravissimi che a quelle indagini hanno
portato.
gia70  - L'inesistente superiorita' morale della sinistra..   |2008-12-04 14:13:12
L'inesistente superiorita' morale della sinistra......
LA REPUBBLICA
Napoli,
l'inchiesta dei veleni
sul "patto degli appalti"
Le intercettazioni
nell'indagine sui lavori pubblici dopo il suicidio di Nugnes. Compaiono a vario
titolo i nomi di almeno tre parlamentari, assessori o ex assessori della Giunta
IERVOLINO, uomini delle forze dell'ordine e della magistratura di GIUSEPPE
D'AVANZO e DARIO DEL PORTO...............
Questa sinistra ha dimostrato di
essere veramente imbarazzante, cosi' debole ed incapace, da lasciare la porta
spalancata a Berlusconi e al suo Governo. Il caso Unipol e le scalate bancarie,
le intercettazioni telefoniche di D'Alema, i rifiuti di Napoli, la mancata
difesa di De Magistris e delle sue inchieste, il presunto coinvolgimento di
Mancino, Roma lasciata da Veltroni con un buco di 7,5 miliardi di euro, la
sanita' ai minimi termini e la gestione dei rifuiti in mano ai privati,
l'Abruzzo con un giro di affari illeciti e di tangenti vergognose, quell'Abruzzo
che ha visto l'arresto dell'ex uomo di Craxi, Ottaviano Del Turco, le
responsabilita' della sinistra nelle scalate Telecom e i loro flirt con
industriali del calibro di Tronchetti, nonche' l'arruolamento di squali assetati
di potere come Calearo e Colaninno...!
Questa e' una cloaca, non una compagine
politica..! Mica si chiedono il motivo per cui abbiamo Berlusconi in giro da 16
anni...? Avete raccattato personaggi come Mastella e Dini e vi meravigliate del
motivo per cui Prodi sia caduto...?
Voi siete i responsabili di averci fatto
sorbire un personaggio come Berlusconi , voi e la vostra ingnavia nel non fare
nessuna legge sul conflitto di interessi.
Potrei continuare, ma mi limito solo
a dire che la superiorita' morale e culturale che ci e' stata sbandierata ed
imposta per oltre 40 anni, si e' sgretolata come il muro di Berlino di fronte a
interessi illeciti e al perseguimento del potere personale ai danni dei
cittadini italiani. I fatti elencati, l'atteggiamento miope, l'incapacita'
politica di questa classe dirigente e' ormai sotto gli occhi di tutti. Cosa deve
fare un liberale come il sottoscritto....per meritarsi una compagine politca che
lo possa rappresentare...?
Ho omesso volontariamente dal discorso l'inefficenza
e la convivenza dei sindacati..in queste squallide logiche di
potere..!
Epifani,come hai deciso di difendere i 9.000 dipendenti della Telecom
che verrano licenziati.....? Ha paura di dire che la sinistra e' in gran parte
responsabile, con le sue scelte, dell'attuale situazione di Telecom...?
Ho
capito una cosa sola in questi anni, ho capito che l'interesse e il potere
travalica e abbatte le buone idee, ho capito che la povera gente e' tristemente
abbandonata a se stessa, ho capito che i giovani sono ormai senza futuro, ho
capito che che l'interesse personale e i rapporti tra mafia e mondo politico,
forse, non saranno mai estirpati senza una rivoluzione del paese. E' veramente
difficle vivere in questa piccola e laida Italia.
P.S. Aspetto ancora di sapere
quali reali rapporti siano intercorsi tra il sig. Saladino e l' on. Nicola
Mancino, ....si quel Mancino ....quello che non ricorda di aver icontrato Paolo
Borsellino poco prima della sua morte....! Mancino asserisce di essere pronto a
dimettersi... ma non lo fa...! Aggiunge che la telefonata fatta a Saladino da
uno dei suoi due numeri di telefono venne fatta da un esponente di comunione e
liberazione...! Ma..?
Siamo noi ad avere amarezza, caro Mancino, no Lei...!
Siamo amareggiati di avere persone come lei.
Si dimetta, per favore, la sua
stagione polica e' fnita da un pezzo, prima pero' dica tutto quello che sa e
che non ha ancora detto su l'incontro in cui erano presenti lei,Contrada, Parisi
e al quale venne chiamto il giudice Borsellino...
Tra gli indagati delle
inchieste c'e' anche Giuseppe Chiaravallotti...
andate su youtube a sentire la
telefonata in cui dice schrezandi che De Magistris andrebbe ammazzato...... vi
farete un' idea precisa del personaggio.......
La telefonata vene mandata da
Santoro ad Anno Zero. Buon ascolto...
gia70  - Napolitano : vicenda senza precedenti...   |2008-12-04 15:34:32
Napolitano : vicenda senza precedenti...
De Magistris: Napolitano chiede gli
atti alla Procura. «Vicenda senza precedenti» NAPOLI (4 dicembre) - Sette capi
di imputazione, interrogatori e deposizioni di Luigi De Magistris, di testimoni
delle inchieste «Why not» e «Poseidone» e di magistrati del distretto delle
Procure di Catanzaro, Crotone e Paola: questo il contenuto delle 1.700 pagine
del decreto della Procura di Salerno che ha disposto la perquisizione di uffici
di alcuni magistrati della Procura generale e della Procura della Repubblica di
Catanzaro. Un decreto finalizzato al sequestro di atti e documenti relativi alle
inchieste «Why Not» e «Poseidone» sia prima che dopo l'avocazione e la
revoca della delega a De Magistris, ai criteri sulle assegnazioni, alla gestione
dei procedimenti, le procedure di trasmissione di singoli segmenti, le modalità
si definizione di «singole posizioni in senso favorevole agli indagati
collegati ai magistrati nuovi coassegnatari delle inchieste».

Nel
provvedimento vengono ripercorse le tappe principali delle due inchieste e la
scansione dei tempi che hanno portato alla revoca della delega di Poseidone e
all'avocazione di Why not. Le deposizioni di De Magistris arrivano sino a pochi
mesi fa e nelle ultime il magistrato parla anche del vicepresidente del Csm,
Nicola Mancino, il cui nome afferma l'ex pm (adesso al Tribunale del riesame di
Napoli dopo essere stato trasferito dalla sezione disciplinare del Csm) «è
emerso nell'ambito dell'inchiesta Toghe lucane».De Magistris, poi, parla anche
del procuratore generale della Corte di Cassazione Mario Delli Priscoli, in
riferimento all'ultima contestazione disciplinare mossa dalla Cassazione dopo il
ricorso dell'ex ministro Clemente Mastella. Secondo De Magistris, Delli Priscoli
potrebbe essere stato in contatto con persone indagate in Why Not e Poseidone,
per tramite del figlio, Francesco, docente alla Sapienza di Roma e esperto di
comunicazioni Umts. De Magistris, nel corso di una deposizione del novembre 2007
davanti ai giudici salernitani, afferma anche che Why Not gli è stata tolta
quando «stavo praticamente per chiudere il procedimento» e «soprattutto stavo
facendo degli atti anche molto importanti (...) omissis (...) che riguardavano
esponenti di spicco della politica calabrese (Minniti, Tommasi, Adamo e
D'Andria)». Si tratta di Marco Minniti, massimo esponente del Pd calabrese ed
ex viceministro dell'Interno; Nicola Adamo ex vicepresidente della giunta
regionale e attuale capogruppo del Pd alla Regione, Diego Tommasi (Verdi) ex
assessore regionale all'ambiente, e Renato D'Andria (Psdi).
Siamo stati
governati e siamo ancora oggi governati da veri e propri banditi...! Questa e'
un 'associazione a delinquere.... ! Come possiamo ancora illuderci di scoprire i
mandanti e gli esecutori delle stragi se a livello istituzionale siamo governati
da queste persone...?

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