Il fratello di Borsellino: «Guerra tra procure? Il Quirinale non aiuta»
PORDENONE
Per Salvatore Borsellinonel conflitto tra le Procure di Catanzaroe Salerno «anche certi atti delPresidente della repubblica non contribuiscono a facilitare le cose». Lo ha affermatoieri a Pordenone, interpellato daigiornalisti a margine di un incontro organizzatodalla rivista «Antimafia 2000».Sottolineando che quella in corso «nonè affatto una guerra tra Procure, ma diuna Procura che legittimamente indagasu un'altra e di quella indagata che reagiscein maniera selvaggia, facendo atti -ha precisato - che sono al di fuori delleprocedure normali»,Borsellino ha sostenutoche «è al di fuori delle procedureistituzionali che il Presidente avochi a sègli incartamenti». Per il fratello del magistratoucciso dalla mafia, «anche la proposta del Csm ditrasferire entrambi i capidelle Procure significa non prendereuna posizione. Avrebbero dovuto direquale delle due Procure sta sbagliando,e per me è la Procura di Catanzaro - haconcluso - che reagisce in maniera selvaggiaa una giusta indagine nei suoi confronti."
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Maria Teresa
|2008-12-08 23:14:14
Come ha già scritto Racheli, Sostituto Procuratore Generale presso la Corte di Appello di Roma, è troppo comodo parlare di guerra tra le Procure.
Parlare di contesa significa non entrare nel merito dei problemi sollevati dalla Procura di Salerno e non far capire i motivi che hanno indotto la Procura di Salerno ad emettere il decreto di perquisizione.
Incomprensibile è, poi, la decisione del CSM di aprire un procedimento di trasferimento anche per Apicella. Se il trasferimento si applica in caso di incompatibilità ambientale con l’ambiente in cui esercitano le funzioni, quale incompatibilità ha Apicella nella Procura di Salerno?