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Sgarbi spacca la famiglia Borsellino PDF Stampa E-mail
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Scritto da Alessandra Ziniti   
Martedì 30 Dicembre 2008 10:44
Pagina X - Palermo
 
Sgarbi spacca la famiglia Borsellino
 
Scintille tra vedova e fratelli del giudice per la cittadinanza di Salemi
 
 
 
Rita e Salvatore "Il sindaco ha anche dato dell´assassino ai magistrati"
Il critico d´arte "Si vergognino Come se Agnese fosse incapace di intendere"
 
ALESSANDRA ZINITI

Una famiglia spaccata in nome dell´antimafia, con Agnese Borsellino, vedova del magistrato ucciso in via D´Amelio che dà del missionario a Vittorio Sgarbi per la sua scelta di impegnarsi in Sicilia come sindaco della cittadina di Salemi, e Rita e Salvatore Borsellino, i fratelli di Paolo, indignati per la scelta della cognata di accettare la cittadinanza onoraria offertale da chi ha dato degli "assassini" ai magistrati.
I malumori striscianti venuti fuori già qualche giorno fa all´indomani della visita a Salemi di Agnese Piraino Leto, in vacanza da quelle parti nei giorni di Natale, sono stati rilanciati ieri da una nota ufficiale firmata congiuntamente da Rita e Salvatore Borsellino che invitano la vedova a rifiutare la proposta di Sgarbi. Che, naturalmente, non perde l´occasione per intromettersi nella disputa di famiglia attaccando violentemente i fratelli del magistrato ucciso e annunciando querela nei loro confronti e anche nei confronti di Sonia Alfano, la presidente dell´associazione familiari vittime della mafia, anche lei contraria alla scelta di campo di Agnese Piraino Leto.
La presa di distanza dei fratelli Borsellino dalla vedova è uno strappo senza precedenti in una famiglia che è sempre stata caratterizzata da toni pacati e che, almeno fino al momento della discesa in politica di Rita Borsellino, ha preferito sempre mantenere un basso profilo e rimanere lontano dai riflettori. Ma le posizioni politiche, storicamente diametralmente opposte (Paolo Borsellino era un uomo di destra, i suoi fratelli si sono schierati con il centrosinistra), hanno finito col provocare una rottura nel momento in cui la vedova, qualche giorno fa, ha ritenuto di poter esprimere a Vittorio Sgarbi tutto il suo apprezzamento dopo aver fatto al suo fianco il giro del piccolo centro della provincia di Trapani che il neosindaco sta provando a far rinascere con iniziative che spesso e volentieri guadagnano l´onore delle cronache. Da qui l´appellativo di "missionario" che la moglie di Paolo Borsellino ha riferito a Sgarbi e l´offerta da parte del sindaco della cittadinanza onoraria.
«Stupore e disappunto», hanno voluto pubblicamente esprimere ieri Rita e Salvatore Borsellino che nella loro nota hanno definito Sgarbi un «personaggio dai comportamenti non certamente limpidi nè eticamente corretti, condannato anche per aver definito assassini dei magistrati, e a cui quindi non si addice certamente il termine di missionario». Poi la richiesta alla cognata «proprio per il cognome che porta, di declinare l´offerta ricevuta».
Immediata la replica dell´«indignatissimo» Sgarbi: «Sciascia aveva ragione: sono dei professionisti dell´antimafia che, per esistere, fanno vivere la mafia anche dove non c´è. La vedova del magistrato è venuta a Salemi per sua espressa volontà e ha avuto parole di apprezzamento sincere nei miei confronti, addirittura cogliendo in me una somiglianza con Paolo Borsellino. Rita e Salvatore Borsellino offendono non solo me ma anche la cognata perché la ritengono incapace di intendere e di volere. Si vergognino». Sgarbi smentisce di aver definito assassini i magistrati: «L´ho solo detto a Fabio De Pasquale, che ha lasciato morire in carcere Gabriele Cagliari».
Tace la vedova a difesa della quale qualche giorno fa il figlio Manfredi aveva sottolineato che «non si può vivere nell´incubo di essere strumentalizzati».
 

FONTE: LA REPUBBLICA-ED.PALERMO, 30 DICEMBRE 2008

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Larapax  - classico!   |2008-12-30 12:48:17
Adesso il problema è:
"...Paolo Borsellino era un uomo di destra e i suoi
fratelli si sono schierati con il centrosinistra..."
Non più il rispetto o
il silenzio...
Che schifo!
Adduso   |2009-01-01 13:24:36
Innanzitutto Auguri a tutti, visto che oggi è il primo del 2009.

Mi sono
sempre chiesto, perché è stato mandato Sgarbi in Sicilia. Peraltro, non
conosco i “vantaggi” del paese di Salemi derivanti dalla sua elezione a
Sindaco, ma certo da un punto di vista sociale, è triste vedere che una
collettività vota alle comunali per una persona che gli viene chiaramente
calata "dall’alto".

Ma forse (spero di sbagliarmi) il tempo dei
“navarra” non è mai passato.

Ma ritornando alla presenza di Sgarbi in
Sicilia, poiché per la mia piccola esperienza in trincea non credo più alle
coincidenze politiche ed altrettanto alle “disattenzioni” di certi
magistrati (così non posso sembrare di essere fazioso) ritengo che Sgarbi in
Sicilia sia stato concepito come una sorta di “elettrolisi” di ciò che
ancora rimane unito nella società civile ed in quel centro-sinistra che cerca,
vuole, reagire alla “prepotenza” elettorale del centro destra.

Certo, la
loquacità non gli manca e neppure la teatralità mediatica e neanche il
sostegno di "quest'ultima". ma basterebbe accorgersi che sostanzialmente
parla di diritto ed è un profano come me, si lancia in considerazioni
psicologiche ed è un profano come me, ma soprattutto pretende che l’universo
si identifichi solo nell’immaginazione artistica umana, come se tutto il resto
della scienza fosse retorica.

Il suo grande vantaggio, come d'altronde di
tutta l’attuale politica, è che dall’altro lato non sembrano esserci più
“contrappesi”. E peraltro, c'è pure da aggiungere che chi resiste alle
lusinghe indubbiamente allettanti e provocatrici del centro destra, spesso poi
si ritrova da solo e isolato.

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