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Mafia: due incontri con Salvatore Borsellino a San Lazzaro di Savena (Bo) - 17/11/2017
di Redazione 19luglio1992.com - 16 novembre 2017

(DIRETTA STREMING)
Salvatore Borsellino, fratello minore di Paolo, sarà ospite a San Lazzaro di Savena (Bologna) in due incontri organizzati per il 17 novembre da Agende Rosse.  Alla mattina sarà intervistato dal giornalista Marco Lillo all'Itc Mattei, alle 10.30, in un'iniziativa dal titolo 'Bugie e verità. La lunga strada per arrivare ai mandanti delle Stragi del 1992-1993'. Il pomeriggio è invece previsto un convegno, alle 18.30, alla camera del lavoro di San Lazzaro, su 'Le verità taciute del processo Borsellino quater'. Dopo l'introduzione di Luana Rocchi, segreteria Cgil di Bologna, prenderanno la parola, oltre a Borsellino, gli avvocati Calogero Montante, Domenico Morace e Fabio Repici. Modererà sempre Marco Lillo del Fatto Quotidiano.
(ANSA)

L'incontro delle 18.30 verrà trasmesso in diretta streaming


 

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Mappa gruppi Agende Rosse

26

Ott

2008

I cento passi (dal Duomo) PDF Stampa E-mail
Scritto da Gianni Barbacetto   
Milano. I politici e i boss. Gomorra è già qui.

Gli affari, gli appalti, l'assalto all'Expo. Ecco i nomi degli uomini dei partiti che hanno stretto relazioni pericolose con i gruppi mafiosi. Che intanto sparano senza pietà alle porte della città. Ma nessuno sembra accorgersene

di Gianni Barbacetto (tratto da www.societacivile.it e pubblicato sul quotidiano "L`UNITÀ" del 9 ottobre 2008)


I boss stanno a cento passi da Palazzo Marino, dove il sindaco di Milano Letizia Moratti lavora e prepara l'Expo 2015. O li hanno già fatti, quei cento passi che li separano dal palazzo della politica e dell'amministrazione? Certo li hanno fatti nell'hinterland e in altri centri della Lombardia, dove sono già entrati nei municipi. E comunque, a Milano e fuori, hanno già stretto buoni rapporti con gli uomini dei partiti.

«Milano è la vera capitale della 'Ndrangheta», assicura uno che se ne intende, il magistrato calabrese Vincenzo Macrì, della Direzione nazionale antimafia. Ma anche Cosa nostra e Camorra si danno fare sotto la Madonnina. E la politica? Non crede, non vede, non sente. E quando parla, nega che la mafia ci sia, a Milano. Ha rifiutato, finora, di creare una commissione di controllo sugli appalti dell'Expo. Eppure le grandi manovre criminali sono già cominciate.

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25

Ott

2008

Francesco Cossiga: Bisogna mandarli tutti all´ospedale PDF Stampa E-mail
Scritto da Dario Campolo   

Francesco Cossiga - Il Presidente "Emerito": "Bisogna mandarli tutti all'ospedale"

....bé, che dire un Presidente emerito che pensa e dice queste cose vuoi per sarcasmo, vuoi per provocazione, vuoi perché la testa gli dice così deve sicuramente assumersi le proprie responsabilità, andando incontro a pensieri naturali e tendenziosi nel considerare che a dirlo non è un santo sceso dal cielo ma anzi......,con il rischio che qualche scheletro dall' armadio prima o poi esca fuori, visto tutti i libri e i documenti che girano su internet sulla sua opaca/oscura figura.
Di seguito una breve storia di Cossiga per illustrare ai più giovani uno spaccato sul Presidente e per i più vecchi un ripasso, ma se con la lettura di questo virgolettato vi stuzzico l'appetito di sapere basta cercare sul mondo immenso che il web ci offre....www.google.it

Ma, cominciamo con il ricordare cosa Cossiga Il Presidente ha detto il 23 ottobre 2008 in un'intervista pubblicata da QN de il Giorno:

 

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23

Ott

2008

L'anticamera del fascismo PDF Stampa E-mail
Scritto da Dario Campolo   
L'anticamera del fascismo, questo è il titolo di oggi per via delle manifestazioni che si stanno svolgendo in tutta Italia nelle scuole e nelle università da parte degli studenti e professori seguiti da genitori per via della riforma "Gelmini" che va a colpire tutto il sistema istruzione.
Non voglio entrare nel merito del giusto o sbagliato perchè l'Italia è sempre stata il paese dei no ma quello che stiamo vedendo in questi giorni è quello che nessuno vorrebbe vedere. Ricordo da piccolo quando guardavo la televisione e vedevo nei vari Tg la gente che si picchiava, i poliziotti che caricavano, i fumogeni, le bombe carta e i vari striscioni di insulto.
Ma cosa sta succedendo? Oggi vedo in tv le immagini del decennio scorso si i ricordi visivi citati pocanzi con una differenza, non in Russia, non in Cina, non in Bulgaria, non in Turchia, ma in ITALIA. Cosa sta succedendo?
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26

Ott

2008

Secondo Giustizia. La mafia uccide, il silenzio pure. PDF Stampa E-mail
Scritto da Meetup Grillo Udine   
Presentiamo l'intervento che Salvatore Borsellino ha tenuto a Udine in occasione della conferenza "Secondo Giustizia. La mafia uccide, il silenzio pure" organizzata dal gruppo Amici di Beppe Grillo di Udine, ass. Centro Balducci Onlus e Cordicom. Tra i relatori, il Prof. Vincenzo Guidotto, consulente della commissione parlamentare antimafia; Benny Calasanzio Borsellino, nipote degli imprenditori Borsellino di Lucca Sicula, vittime di mafia; Pino Masciari, imprenditore edile calabrese, testimone di giustizia.

Parte prima

[youtube:it.youtube.com/watch?v=Isqjy9QU0O4]

fonte: Meetup77

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24

Ott

2008

E allora chi ha rubato l´agenda rossa? PDF Stampa E-mail
Scritto da Giuseppe Lo Bianco   

di GIUSEPPE LO BIANCO 


PALERMO – Un uomo in borghese con una borsa di cuoio in mano,  l’espressione assorta, la gamba protesa in avanti nell’atto di camminare: la foto a colori e’ nitida, ed e’ un reperto prezioso e raro: e’ la foto di uno dei misteri italiani. Per intenderci, e’ come se fosse arrivata a noi la foto di un
uomo che apre la cassaforte di Dalla Chiesa a Villa Paino la sera del suo omicidio, il 3 settembre del 1982, la foto di chi prese in consegna le carte di Moro dal covo di via Montenevoso dalle mani del colonnello Umberto Bonaventura, restituendone poco piu’ di due terzi, la foto della lettera letta con enfatica suspence dal bandito Giuliano e poi bruciata poco prima di partecipare alla strage di Portella della Ginestra o quella degli appunti informatici di Giovanni Falcone spariti dal suo data bank probabilmente il giorno stesso della strage di Capaci.

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22

Ott

2008

Grazie PDF Stampa E-mail
Scritto da Salvatore Borsellino   
A partire dal mese di gennaio per motivi familiari, di salute e di lavoro sarò costretto a ridurre i miei impegni relativi agli incontri che faccio in giro per l'Italia riducendoli a non più di uno alla settimana.
Il ritmo che ho tenuto finora, arrivando anche a tre incontri in una settimana e in località distanti tra di loro mi sta causando qualche problema: non riesco più a vedere i miei figli che, non abitando più insieme a me, avevo l'occasione di vedere solo il sabato, lo stress emotivo degli incontri, sempre molto coinvolgenti grazie alla passione di chi incontro, non è semplice da assorbire e non mi posso permettere di trascurare troppo il mio lavoro che, a sua volta, mi permette di non avere problemi economici nel viaggiare in lungo e in largo per gli incontri che faccio in tutta Italia.
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Petizione Agostino

Fino all'ultimo giorno della mia vita